Nel 1852, Cammillo Benso conte di Cavour divent primo ministro del regno di sardegna. Inizia ad attirare le attenzioni delle potenze continentali sulla questione italiana. A nessun stato europeo interessava la situazione del regno sabaudo, e cerca di accattivarsi le simpatie, e invia ambasciatori in tutta europa. Si ebbe una svolta importante con la guerra di Crimea. Riescie a portare la questione italiana all'attenzione di Napoleone III, ma rimane ancora indifferente. Cavour riescie a convincere l'imperatore francese mandando in Francia la donna più bella dello Stato Sabaudo, la contessa di Castiglione amante del re Vittorio Emanuele II e Napoleone III si invaghisce. Poi il primo ministro piemontese formalizza l'alleanza con un incontro segreto a Plombièrs.
Cavour inizia a spostare truppe sul confine sabaudo e le muove su e giù per la linea, l'Austria cade in trappola e fa giungere un ultimatum a Torino, scaduto l'impero asburgico attacca e fa scattare la clausola del patto e costringe la Francia a intervenire. La seconda guerra d'indipendenza vede schierati da un lato la Francia e il Regno di sardegna e dall'altro l'Austria. Gli eserciti franco-piemontesi sconfiggono gli austriaci. Napoleone III abbandonò la guerra per il bilancio catastrofico successivo alla battaglia di Solferino e san Martino e avviò trattative con l'Austria con la quale firmò l'armistizio l'11 luglio 1859 a Villa franca di Verona. La Francia ottenne l'Austria che non voleva trattare con i piemontesi, la Lombardia con l'esclusione di Mantova.
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